Sri Balarama
31 AGOSTO 2023
Apparizione di Sri Balarama
Sri Baladeva (Balarama) è la Suprema Personalità di Dio stesso. Egli è uguale in grandezza al Signore Supremo, infatti ogni qualvolta Krishna appare, Sri Baladeva appare come fratello di Krishna, alcune volte più grande, alcune volte più giovane. Nella sua forma di vaibhava-prakasa, il Signore Krishna manifesta Se stesso come Balarama. L’aspetto di Balarama è altrettanto bello quanto quello di Krishna, l’unica differenza è che il colore del corpo è scuro mentre quello di Balarama è chiaro. Questi due Signori, Krishna e Balarama, sono ognuno il seme e il grembo dell’universo, il Creatore e la Sua potenza creatrice. Essi entrano nei cuori degli esseri viventi e controllano la loro coscienza condizionata. Essi sono il supremo primordiale.
(Apprezzando Sri Vrindavana Dhama, pag. 110)
Yogamaya trasferì Ananta Sesa (Balarama) dal grembo di Devaki a quello di Rohini. Sette mesi dopo, durante il momento più propizio del mese di Sravana, Rohini, come una leonessa dette alla luce Sri Balarama provando un'immensa felicità. La Sua carnagione era come quella del fiore di loto bianco e assomigliava alla luna piena. I Suoi occhi erano brillanti come lampi e i Suoi capelli erano del colore di una nuvola splendente come il sole. Tale straordinaria bellezza prevaleva in quanto Egli, altri non era che il Signore Sankarsana. Gli astrologi dissero che Egli avrebbe avuto braccia lunghe e avrebbe ucciso Pralambasura, che avrebbe avuto un fratello più giovane e ucciso molti altri demoni. Essi dissero che era Dhenupal, il protettore delle mucche e uccisore di Dhenukasura. I brahmana dietro ordine di Vasudeva effettuarono la cerimonia del jata karma samskara. Sebbene Egli fosse estremamente bello, tutti erano molto angosciati perché Egli era quasi muto e inattivo. Nessuno riusciva a farLo muovere o a farGli emettere un suono. Una volta quando Yasoda era incinta, Lo prese in braccio e con cura lo posò sul suo grembo vicino al cuore dove Krishna risiedeva, fù allora che Balarama immediatamente iniziò a ridere e giocare come un bambino beato. Ma quando Yasoda Lo mise giù, divenne nuovamente inattivo. Rimase in questa condizione fino all’apparizione di Suo fratello minore (Krishna).
(Sri Vrindavana Dhama, Newsletter, Janmastami 1993, pag. 6)
Infanzia
Durante gli anni dell'apprendimento, Sri Balarama e Suo fratello più giovane Sri Krishna, giocavano e si comportavano come normali giovani mandriani eccetto che per gli eventi provocati dalle malvagie gesta di certi demoni; queste straordinarie attività erano messe in atto per il piacere e la salvezza delle jivas nel mondo materiale. Krishna e Suo fratello Balarama passarono gli anni della loro infanzia, nota come kaumara, ed entrarono nell’età nota come paugunda, che va dal sesto al decimo anno di vita. A quel tempo tutti i mandriani si riunirono e decisero di dare a quei ragazzi che avevano superato i cinque anni, la responsabilità delle mucche nel pascolo. Avendo la custodia delle mucche, Krishna e Balarama attraversarono Vrindavana purificando la terra con le Loro impronte. Accompagnato dagli altri giovani mandriani e da Balarama, Krishna radunava le mucche e suonava il Suo flauto attraverso la foresta di Vrindavana, che era piena di fiori, piante ed erba da pascolo. La foresta di Vrindavana era stata santificata come la mente pura di un devoto ed era piena di api, fiori e frutti. Vi erano uccelli cinguettanti e laghi limpidi con acqua che dava sollievo da tutta la fatica. Dolci brezze profumate soffiavano sempre, rinfrescando la mente e il corpo. Vedendo questa situazione favorevole, Krishna, Balarama e i loro compagni entravano nella foresta e gioivano ampiamente di quell’atmosfera. Krishna vedeva che tutti gli alberi, sovraccarichi com’erano di frutti e freschi ramoscelli, si chinavano a terra come per darGli il benvenuto toccando i Suoi piedi di loto. Egli era molto soddisfatto del comportamento degli alberi, dei frutti e dei fiori e sorrise realizzando i loro desideri.
Krishna poi parlò così a Balarama; “Mio caro fratello, Tu sei superiore a tutti noi, e i Tuoi piedi di loto sono adorati dagli esseri celesti. Basta vedere come questi alberi, carichi di frutti, si inchinano per adorare i Tuoi piedi di loto per capire come essi stiano cercando di uscire dallo strato d'ignoranza che li ricopre in quanto sono stati obbligati ad accettare la forma di alberi. In realtà, gli alberi nati nella terra di Vrndavana non sono esseri viventi ordinari. Avendo sostenuto il punto di vista impersonalistico nelle loro vite passate, essi hanno ora l’opportunità di vederTi a Vrindavana, e stanno pregando per un ulteriore avanzamento nella vita spirituale attraverso il Tuo contatto. “Le piante, i rampicanti e l’erba sono altrettanto fortunati a toccare i Tuoi piedi di loto. E toccando i ramoscelli con le Tue mani, queste piccole piante vengono rese gloriose. Così come per le colline e i fiumi; anch’essi sono ora gloriosi perché tu posi su di loro il Tuo sguardo. Soprattutto, le damigelle di Vraja, le gopi, attratte dalla Tua bellezza, sono le più gloriose, perché Tu le abbracci con le Tue forti braccia.”
Così Krishna e Balarama si divertivano nella foresta di Vrindavana con piena soddisfazione, con le mucche e i giovani mandriani. Una volta i compagni di Krishna e Balarama dissero Loro, “Nella foresta Talavan molti frutti cadono dagli alberi e molti sono lasciati a terra. Ma tutti i frutti sono custoditi dal demone Dhenuka. O Rama! O Krishna! Dhenuka è il demone più potente nella forma di asino. Eli è circondato da molti amici che assumono forme simili e che sono potenti tanto quanto lui. Dhenuka ha divorato uomini vivi, e per questo motivo tutte le persone e gli animali sono terrorizzati ad andare nella foresta di Tala. O uccisore dei nemici, persino gli uccelli sono terrorizzati dal volare là. Nella foresta di Tala vi sono frutti dal profumo dolce che nessuno ha mai assaggiato. Infatti anche adesso possiamo sentire la fragranza dei frutti di Tala diffondersi dappertutto. O Krishna! Per favore prendi quei frutti per noi. Le nostre menti sono così attratte dal loro profumo! Caro Balarama, il nostro desiderio di avere quei frutti è molto grande. Se anche Tu pensi che è una buona idea, andiamo alla foresta di Tala.” Sentendo le parole dei Loro cari compagni, Krishna e Balarama risero e desiderando soddisfarli, partirono per la foresta di Tala circondati dai Loro amici mandriani. Il Signore Balarama entrò per primo della foresta di Tala. Con le Sue braccia iniziò a scuotere gli alberi con la potenza di un elefante impazzito, facendo cadere a terra i frutti tala. Sentendo il suono dei frutti che cadevano a terra, il demone asino Dhenuka corse per attaccare Balarama, facendo tremare la terra e gli alberi. Il potente demone si scagliò sul Signore Balarama e colpì con forza il Suo petto con gli zoccoli delle zampe posteriori. Dopo Dhenuka iniziò a correre intorno ragliando forte.
L’asino furioso si precipitò nuovamente contro Balarama e si posizionò con la schiena verso il Signore. Poi urlando con rabbia, il demone scagliò le sue zampe posteriori verso di Lui. Il Signore Balarama afferrò Dhenuka dagli zoccoli, lo fece roteare con una mano e lo gettò sulla cima di un albero di palma. Il violento movimento rotatorio uccise il demone. Il Signore Balarama gettò il corpo senza vita di Dhenukasura sull’albero di palme più alto e quando il corpo atterrò sulla cima dell’albero, esso iniziò a tremare. Il primo grande albero di palma fece tremare l’albero al suo fianco e si ruppe sotto il peso del demone. Il secondo albero a sua volta fece tremare il terzo. In questo modo si creò una reazione a catena e molti alberi nella foresta tremarono e si ruppero. Completamente fuoriosi per la morte di Dhenuka, i restanti demoni asini corsero ad attaccare Krishna e Balarama. Come i demoni attaccarono, Krishna e Balarama li catturarono facilmente uno dopo l’altro per le zampe posteriori e li gettarono tutti sulle cime degli alberi di palma.
(Libro di Krishna)
Maturità
Dopo aver sconfitto il re Jarasandha diverse volte, Krishna decise di trasferire la Sua famiglia dalla città di Mathura alla fortezza inespugnabile nel mare, conosciuta con nome di Dwaraka. Dopo aver trasferito la Sua famiglia, Krishna e Balarama finsero di essere spaventati da Jarasandha e fuggirono sul monte Pravarsana. Jarasandha inseguì il Signore sulla montagna, ma incapace di trovarli, incendiò la montagna. Al fine di evitare il fuoco, il Signore Krishna e Balarama saltarono a circa ottantotto miglia dalla terra.
(Libro di Krishna)
In un’altra occasione il Signore Balarama fu sfidato a giocare a scacchi dal cognato demoniaco, Rukmi. Su consiglio del re di Kalina, Rukmi sfidò il Signore Balarama a giocare a scacchi facendo diverse scommesse. Sapendo che il Signore Balarama, in questo particolare rasa, non era il più esperto tra i giocatori di scacchi, i due cercarono l’opportunità di prendere in giro i Signori Krishna e Balarama. Le prime due partite furono giocate rispettivamente per 1.000 e 10.000 pezzi d’oro e il Signore Balarama perse in entrambe le partite, ma la terza era per 100.000 pezzi d’oro. Fortunatamente il Signore Balarama vinse, ma il peccaminoso Rukmi tentò di imbrogliare il Signore e disse che era lui il vincitore. Ciò fece infuriare Balarama che fece un’altra scommessa di cento milioni di monete. Di nuovo vinse il Signore Balarama e di nuovo Rukmi tentò di barare. Questa volta vi fu una voce dal cielo che stabilì che secondo le regole degli scacchi, il Signore Balarama era il vincitore. Nonostante ciò Rukmi perseverava nel dire che era lui il vincitore e insultò il Signore con le sue astute parole. A quel punto il Signore Balarama si arrabbiò molto e chiamò la Sua mazza, Sunanda, e fracassò la testa di Rukmi con un solo colpo. Inoltre il Signore Balarama colse l’occasione per catturare il fuggitivo re di Kalinga che temeva per la sua vita, Balarama usò la Sua mazza per fracassare i denti del re perché li mostrava sempre mentre criticava il Signore. Balarama catturò anche tutti i principi che sostenevano il re e li picchiò con la Sua mazza, rompendo loro le mani e le gambe.
(Libro di Krishna)
Fu durante una delle sere del rasa-lila del Signore Balarama che Egli fu avvicinato dal terribile gorilla Dvivida. Questo Dvivida era forte quanto 10.000 elefanti ed era amico di un demone ucciso dal Signore Krishna. Egli cercò di provocare danni al Signore Krishna e a tutti coloro che Gli erano cari. Dvivida incontrò il Signore Balarama durante una serata di piacere del Signore. Eglì insultò il Signore e le Sue gopi e cercò di combattere con Lui. Essendo infuriato per le attività del demone, Balarama iniziò un combattimento con Dvivida e dopo aver spianato una montagna e una foresta, uccise il demone a mani nude.
(Libro di Krishna)
Poco dopo il Signore Balarama ritornò a casa a Dwaraka. Ci fu poi un incidente dove Sua nipote, Samba, venne rapita. Il patriarca della famiglia, il re Ugrasena, cercò vendetta. Vedendo la famiglia prepararsi per la lotta, Balarama li rappacificò per evitare il conflitto tra le dinastie Yadu e Kuru. Successivamente si recò presso la dimora dei Kaurava dove riferì la richiesta del ritorno a casa di Samba da parte del re Ugrasena. Essi si arrabbiarono, insultarono Balarama e la dinastia Yadu, e tornarono alla loro città. Balarama decise di punirli tutti. Prese la Sua picozza con l’intenzione di liberare la terra da tutti i Kuru, e iniziò a trascinare la loro città di Hastinapura verso il Gange. Vedendo che la loro città era in grande pericolo, essi liberarono velocemente Samba. Poi pregarono, “O Signore, per favore perdonaci, poiché ignoriamo veramente la Tua reale identità”. Sentendosi soddisfatto, Balarama assicurò loro che non gli avrebbe fatto del male e tornò a casa con Samba
(Krishna Art, piastra 151)
Una volta vi fu un episodio in cui al fine di far sposare la sorella di Krihsna e Balarama ad Arjuna, questi dietro consiglio di Krishna, si travestì da saggio. Balarama, pensando che Arjuna fosse un saggio gli presentò Sudhabra per fargli gli omaggi. Di conseguenza Subhadra si innamorò di Arjuna e di propria volontà partì con lui. Balarama, pensando che la sorella fosse stata rapita, stava per punire Arjuna. Krihsna, il più grande architetto di parole fiorite, rappacificò Balarama e Gli spiegò cosa realmente fosse accaduto.
(Libro di Krishna)
Arrivò il momento in cui era inevitabile che le due fazioni litiganti della dinastia Kuru si combattessero. Il Signore Balarama, non ansioso di vedere il risultato del conflitto, decise di andare in pellegrinaggio in tutti i posti sacri. In uno di questi posti era in atto un grande sacrificio. Molti grandi saggi erano presenti a questo sacrificio e quando il Signore Balarama li avvicinò, essi si alzarono e Gli offrirono i doverosi omaggi. In seguito offrirono a Balarama un appropriato posto e Lo adorarono come il Signore Supremo. Tutti i saggi presenti fecero ciò tranne Romaharsana, che rimase seduto sul vyasasana. Vedendo la sua impudenza Balarama lo colpì con un singolo filo di kusa e lo uccise. Dopo aver visto uccidere Romaharsana, gli altri saggi presenti rimasero molto angosciati. Essi umilmente si rivolsero al Signore dicendo che avevano conferito il grande vantaggio di una lunga vita per Romaharsana e che il Signore avevano vanificato le loro benedizioni. I saggi quindi chiesero al Signore di essere da esempio e di espiare il peccato che aveva commesso anche se Lui era la Suprema Personalità di Dio e quindi privo di peccati.
Il Signore Balarama sentite le parole dei saggi, fu compiaciuto da loro. Egli disse che la benedizione del padre, Romaharsana, sarebbe passata al figlio, e inoltre il Signore concordò che Egli avrebbe fatto qualsiasi cosa i saggi Gli avrebbero suggerito di fare al fine di espiare il peccato. Poi i saggi Gli chiesero di uccidere il demone che era grande fonte di angoscia per loro. Dopo che Egli adempì al suo compito, i saggi dissero che il Signore Balarama avrebbe dovuto continuare il Suo pellegrinaggio per 12 mesi. Balarama accettò quello che i saggi Gli dissero, e che la prossima volta che il demone Balvala sarebbe apparso Balarama avrebbe chiamato la Sua picozza e la Sua mazza. Anche se il demone volava qua e là nell’aria, il Signore rapidamente afferrò il demone con la Sua picozza e tirandolo giù gli ruppe la testa con la Sua mazza. Dopo aver accettato le dovute glorificazioni da parte dei saggi e preso congedo, il Signore Balarama continuò il Suo pellegrinaggio
(Libro di Krishna)
Scomparsa del Signore Balarama
A causa di una maledizione che gravava sulla dinastia Yadu, loro sarebbero stati la causa della loro stessa distruzione, trentasei anni dopo la fine della battaglia di Kuruksetra. Dopo aver preso parte alla battaglia che causò la distruzione del resto degli Yadu, e dopo che Egli fu testimone della scomparsa del Signore Krishna, il Signore Balarama si sedette in uno stato meditativo e nell’ultima fase, Egli lasciò questo mondo creando un grande serpente bianco dalla Sua bocca, e così Egli fu trasportato da Sesanaga nella forma di serpente.
(Srimad Bhagavatam, Primo canto)
Alcuni passatempi
Dopo la lotta con la mazza tra Bhimasena e Duryodhana, Balarama era pronto a uccidere Bhima perché pensava che stesse imbrogliando, ma egli fu fermato dal Signore Krishna.
(Srimad Bhaagavatam, Primo canto)
Revati, la moglie del Signore Balarama, era nata in uno yuga precedente a quello in cui era nato Bala. Per cui quando si incontrarono lei era più alta di Lui. Il Signore Balarama prese la Sua picozza e spinse Ravati in basso con la parte piana di questa per farla rimpicciolire in statura.
(Conferenza di H.H. Lokanatha Swami, Srimad Bhagavatam, 10.2.13-15 Anaheim)
Nel passatempo del Ratha-yatra, la ragione per cui il Signore Balarama appare con gli occhi dilatati e le labbra tremanti è dovuto al sentimento di separazione che Radha e Krishna sentono uno per l’altro.
(Conferenza di H.H. Gour Govinda Swami, Towaco, N.J. 23/6/94)
Il carro di Balarama è conosciuto come Taladhvaja. Tala significa ritono e dhvaja significa insegna o simbolo distintivo. E’ detto che il ritmo ha avuto origine dalla danza cosmica di Siva. Il ritmo creato dal movimento del potente carro di Balarama si diceva che producesse un altrettanto potente e trascendentale suono. I quattro cavalli che trainavano il carro di Balarama erano 1. Tivra-forza, 2. Gora-costanza, 3. Dirgha – eternità e 4. Srama – lavoro. Il carro di Balarama in Orisa è alto 47 piedi e richiede 763 pezzi di legno per costruirlo. Dakura, la persone che si prende cura di tutto, è l’auriga di Balarama.
(Lila del Signore Jaganatha)
Il Signore Balarama è l’incarnazione della bellezza del Signore.
(Srimad Bhagavatam, Primo canto)
La cerimonia funebre di Abhimanyu, il figlio di Arjuna, fu tenuta da Balarama, in quanto Egli era lo zio materno.
(Srimad Bhagavatam , Primo Canto)